venerdì 28 novembre 2008

Accadde oggi 28 novembre

Vediamo i fatti salienti del 28 novembre negli anni passati.
  • 1895 - Prima gara di automobili negli Stati Uniti
  • 1912 - L'Albania dichiara l'indipendenza dall'impero Ottomano
  • 1919 - Viene eletta per la prima volta una donna (Lady Astor) come membro del parlamento del Regno Unito
  • 1958 - Ciad, Congo e Gabon diventano repubbliche autonome
  • 1960 - La Mauritania diventa indipendente dalla Francia
  • 1969 - I Rolling Stones pubblicano Let It Bleet
  • 1975 - Timor Est dichiara l'indipendenza dal Portogallo
I nati del 28 novembre:
  • 714 - Pipino il breve
  • 1774 - Maria Antonietta di Borbone, principessa
  • 1805 - John Lloyd Stephens, esploratore
  • 1820 - Friedrich Engels, filosofo
  • 1829 - Anton Grigorevic Rubinstejn, compositore
  • 1866 - Henry Bacon, architetto
  • 1907 - Alberto Moravia, scrittore
  • 1925 - Umberto Veronesi, medico chirurgo
  • 1941 - Laura Antonelli, attrice
  • 1946 - Joe Dante, regista
  • 1955 - Alessandro Altobelli, calciatore
  • 1959 - Stephen Roche, ciclista
  • 1977 - Fabio Grosso, calciatore
  • 1984 - Martina Stella, attrice



Sei immigrato: bonus di 2000 Euro se te ne vai


Il sindaco del comune veneto di Spresiano fa una proposta al quanto discutibile.
Duemila euro per ogni immigrato senza lavoro che decide di lasciare il paese.
Gli immigrati travolti dalla crisi economica di questi mesi sono rimasti senza lavoro e pesano sulle casse comunali.
La proposta provocatoria del sindaco ha immediatamente trovato il giudizio negativo del segretario della Cgil di Treviso. "Quando la manodopera a basso costo faceva comodo venivano assunti in grande quantità" dice Paolino Barbiero, "Oggi che le cose vanno decisamente peggio, i primi a trovarsi sulla strada naturalmente sono loro".
Solleva poi il problema dell'ipotetico tour che potrebbero fare gli immigrati di comune in comune girovagando per tutto il veneto in attesa dei 2000 euro per essere cacciati.
Ovviamente la proposta dei duemila euro non è una soluzione. Anzi è in fondo un'offesa verso dei lavoratori che hanno portato molti benefici alle aziende del nord est qualche anno fa.
Eppure per i leghisti veneti la proposta del sindaco di Spresiano è da applausi. Un modello da guardare con ammirazione.
Fortuna che ci sono persone come Franco Lorenzon, segretario della Cisl di Treviso, che prendono le difese degli immigrati. "In proposte come quelle fatte a Spresiano si nasconde l'idea, che ci sia un esercito di lavoratori di riserva che possa essere utilizzato quando serve e che si debba togliere dai piedi quando non è più necessario. Ma abbiamo a che fare con persone e non con braccia-lavoro".
Quanti cittadini del nord est la pensano allo stesso modo?

giovedì 27 novembre 2008

A Mumbai il dilemma del braccialetto indù

Gli attacchi di Mumbai sembrano proprio di matrice islamica eppure le immagini e i video di uno dei terroristi fanno sorgere un dubbio.
Questo terrorista infatti indossa un braccialetto simbolo dei gruppi integralisti indù.
Possibile che siano stati gli indù a fare questo attacco? Sembra veramente improbabile. L'obiettivo scelto, la ricerca dei cittadini britannici e statunitensi, gli attacchi suicidi, il coordinamento perfetto fra i diversi attacchi e anche la rivendicazione fatta dai Deccan Mujaheddin. Tutto riporta alla natura islamica dei terroristi. E allora come spiegare quel braccialetto?
L'idea che mi sono fatto è che i ragazzi scelti per questi attacchi siano dei poveri ragazzi a cui hanno fatto un vero e proprio lavaggio del cervello. Sono giovani, e probabilmente incapaci di discernere fra i simboli che li circondano. In questo in fondo mi ricordano molto i giovani ragazzi italiani che partecipano alle manifestazioni della pace con la bandiera multicolore della pace in una mano e il collo coperto dalla kefiah; non sanno forse che la kefiah è il simbolo della lotta della popolazione palestinese contro il popolo israeliano? Sanno che il colore della kefiah serviva ai giovani ragazzi palestinesi per identificarsi nelle diverse sigle politiche (spesso armate e di natura terroristica) del loro paese? Bianca e nera per Al Fatah e OLP, bianca e verde per Hamas, e bianca e rossa per il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina? 
Dovrebbero portare forse un panno indiano come quello portato dal mahatma Gandhi, oppure un tau, la croce francescana, o ancora il rametto di olivo. Insomma qualcosa che ricordi la pace piuttosto che una rivolta. Ma si sa, spesso i giovani credono di avere una propria idea, ma sono manipolati da qualcuno che ne tira i fili facendoli agire come dei burattini. Capita così soprattutto fra i ragazzi di religione islamica che vengono reclutati sempre più giovani dalle organizzazioni terroristiche prima che riescano ad avere un proprio pensiero, delle proprie idee e vengono mandati a morire prima che maturino a sufficienza per capire l'idiozia delle loro azioni!



Oltre 100 morti a Mumbai. Sono attesi blitz della polizia per liberare gli ostaggi


Sono oltre 100 i morti degli attacchi di ieri sera alla capitale finanziaria dell'India Mumbai. I siti attaccati sono stati almeno 10. In uno degli attacchi è stato ucciso il capo dell'antiterrorismo indiano Hemant Karkare. I testimoni che sono riusciti a fuggire dagli alberghi attaccati dai commandos di terroristi hanno parlato di decine di ostaggi ancora in ostaggio dei terroristi. I media indiani invece riferiscono di 100 200 prigionieri ancora ostaggio dei terroristi.
La Farnesina non può ancora comunicare se ci siano vittime o feriti fra gli italiani presenti in India. L'unica cosa certa è che la donna col bambino di sei mesi nascosta nell'hotel Oberoi preso in ostaggio dai terroristi è riuscita a nascondersi in una stanza e si è messa in contatto con l'Italia. Inoltre alcuni italiani presenti negli alberghi attaccati dai terroristi sono riusciti a fuggire. Si ha quindi una lista degli italiani in salvo. Non sono però ancora disponibili altre notizie sugli italiani ancora nascosti nelle camere degli alberghi attaccati dai fanatici musulmani.
Gli attacchi sono stati rivendicati da una sigla islamica Deccan Mujahideen, un gruppo estremista sconosciuto finora. Il loro fanatico scopo è quello di liberare i mujadehhin, cioè i terroristi guerriglieri musulmani, imprigionati in India.
Sembra che la polizia abbia intenzione di effettuale dei blitz negli alberghi Trident ed Oberoi nel tentativo di liberare gli ostaggi.



mercoledì 26 novembre 2008

Oltre 200 terroristi coinvolti negli attentati di Mumbai


Secondo fonti della polizia indiana sembra che siano oltre 200 i terroristi coinvolti negli attentati di questa sera in India.
In particolare una quarantina di terroristi si sono asserragliati all'hotel Taj Mahal.
Secondo le televisioni indiane ci sarebbero ancora sparatorie in corso nella zona di Colaba Nariban Point.
Un cittadino britannico ha segnalato che i terroristi stavano dando la caccia ai turisti con passaporto britannico e statunitense.
Gli italiani presenti a Mumbai secondo la farnesina sarebbero circa 200.


Attentati a Mumbai, italiani coinvolti!

A Mumbai (Bombay) si sono verificati una serie di attentati che sembrano di matrice terroristica.
Al momento sono già almeno 80 le vittime e centinaia i feriti.
Nel mirino degli attacchi c'erano proprio i turisti andati a visitare l'India. Gli attentati infatti si sono concentrati nelle zone turistiche della città, alberghi, la stazione ferroviaria.
Molti occidentali sono stati presi in ostaggio in diversi alberghi della città.
Almeno due terroristi hanno preso in ostaggio l'hotel Oberoi. In quell'hotel sono presenti due italiani, un madre e la figlioletta di sei mesi.
La televisione ha mostrato delle fiamme nella hall dell'albergo Taj Mahal. Una bomba ha colpito un taxi. Esplosioni e spari, sembra di kalashnikov, sono stati avvertiti alla fermata Mazgaon della metropolitana. Ma l'attacco più grave si è verificato proprio nella stazione ferroviaria di Chhatrapati Shivaji: qui alcuni uomini armati di kalashnikov hanno sparato e lanciato granate sulla folla.
Gli attacchi sembra siano avvenuti quasi in contemporanea in sette zone della città.

Al Qaeda attaccherà New York a Natale

Ultim'ora!
Un rappporto dell'FBI reso noto pochi minuti fa comunica che fra gli obiettivi di Al Qaeda ci sarebbe un attentato da compiere nella metropolitana della città di New York nel periodo natalizio.
Il piano sarebbe stato discusso a fine settembre dai militanti di Al Qaeda. Lo rende noto Associated Press, citando fonti interne dell'FBI che indicano come "credibili, ma prive di riscontri concreti" le informazioni a loro disposizione.

martedì 25 novembre 2008

E' luxuria il naufrago del 2008


Ha vinto Vladimir Luxuria l'edizione 2008 del reality l'isola dei famosi.
Non sembrava nemmeno tanto male quando faceva il politico, ma certo l'apparizione nell'isola è stata un duro colpo alla sua immagine di uomo (donna?) del parlamento italiano.
Si sperava inoltre che l'isola potesse essere un mezzo per far passare le idee del politico Luxuria, macchè!
"Ho rischiato tutto, ho mostrato i miei capelli bianchi e i miei difetti fisici" queste sono le dichiarazioni più importanti di Vladimir Luxuria. Non c'è che dire, un messaggio politico importante dato a milioni di telespettatori.
Nell'isola Luxuria si è data alle imitazioni delle signore baresi, a bisticci con la contessa De Blank, ha combattuto coi mosquitos. Ha inoltre dato sfoggio di grande cultura politica, immaginando la caduta del muro di Berlino nel 1985. Insomma è stato un personaggio, una macchietta di cui gli spettatori si sono innamorati a tal punto da volerlo vincitore.
E la politica?
"Nel futuro immediato no, niente europee" dichiara Luxuria ad una domanda precisa che gli è stata rivolta. Per fortuna, almeno per un po' ricorderemo Vladimiro Guadagno solo come un naufrago su un'isola un po' speciale.

lunedì 24 novembre 2008

Un giorno senza gay, a day without gay

Un giorno senza gay è la manifestazione che i gay americani stanno organizzando in risposta ai sentimenti omofobici che stanno crescendo negli Stati Uniti in questi giorni.
Tutti gli omosessuali d'America parteciperanno ad una sorta di sciopero bianco. Il 10 dicembre prossimo si daranno malati perchè si sentono "troppo gay" per andare a lavorare.
L'iniziativa nasce per contrastare la proposta numero 8 nata in California che prevede l'abolizione del matrimonio fra coppie dello stesso sesso. Anche Obama si era dichiarato sfavorevole al matrimonio fra gay, così la gran parte degli afroamericani della california votarono perchè la proposta 8 passasse, e così è stato.
In altri trenta stati americani il matrimonio gay è vietato, inoltre in alcuni di questi stati esistono delle leggi discriminatorie che permettono al datore di lavoro di licenziare una persona se scopre che questa è omosessuale. Anche se queste leggi non vengono più applicate da moltissimi anni la protesta "un giorno senza gay" si muove anche per legalizzare la condizione degli omosessuali in questi stati.
L'iniziativa è sponsorizzata da diverse associazioni per i diritti delle minoranze etniche, sessuali e religiose, inoltre su facebook sono nati dei gruppi ispirati a questa manifestazione.
I gay sperano così di dar voce alle loro richieste. Vedremo il 10 dicembre se l'America subirà i disagi che una manifestazione analoga "a day without immigrants", in cui gli immigrati americani decisero di incrociare ljavascript:void(0)e braccia per dar voce ai loro diritti, ebbe un paio di anni fa.


domenica 23 novembre 2008

Morire per una lettera d'amore


"...Ti amo, Manish" con queste parole probabilmente finiva la lettera che un giovane ragazzo indiano aveva scritto ad una ragazza di cui era innamorato. Per queste stesse parole quel ragazzo è stato ucciso non prima di essere stato bastonato, picchiato, rasato e portato per le strade della sua città, prima di essere lanciato sotto un treno in corsa.
La sua colpa? Faceva parte di una casta diversa da quella della ragazza di cui era innamorato. Entrambi erano Dalit, cioè intoccabili. Lui però apparteneva alla sottocasta dei Ravidas, che sono i conciatori di pelli, mentre lei era una Dhobi, cioè tingeva i tessuti. Fra gli intoccabili i Ravidas sono ad uno dei livelli più bassi perchè gli animali ed in particolare le mucche sono sacre in India e chi ne tratta la pelle è un impuro.
Le caste sono ufficialmente abolite da oltre cinquanta anni in India, ma soprattutto nelle regioni più povere, sono ancora molto sentite dalla popolazione. Per incentivare i rapporti fra le diverse caste il governo dona mille dollari agli sposi di caste diverse.
Nonostante gli sforzi del governo solo nell'ultimo mese sono stati otto i casi di omicidio legati a rapporti amorosi fra persone di caste diverse.
L'India di oggi, la più grande democrazia del mondo, è ricca di contrasti. Dopo i successi ottenuti nel campo spaziale con la sonda indiana atterrata con successo sulla superficie lunare, è ancora possibile assistere a episodi come quello di Mashir tipici delle culture più arretrate del mondo.
Speriamo che vengano presto i giorni in cui una lettera d'amore possa regalare solo sorrisi e sospiri e non più il cuore straziato di una madre che assiste inerme all'omicidio del figlio.

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Lettera di Papa Benedetto al senatore Pera

Papa Ratzinger ha deciso di rispondere con una lettera alla pubblicazione del libro "Perchè dobbiamo dirci Cristiani" scritto dal senatore Pera e uscito di recente il libreria.
Ecco la lettera di Benedetto XVI:

Caro Senatore Pera, in questi giorni ho potuto leggere il Suo nuovo libro Perché dobbiamo dirci cristiani. Era per me una lettura affascinante. Con una conoscenza stupenda delle fonti e con una logica cogente Ella analizza l’essenza del liberalismo a partire dai suoi fondamenti, mostrando che all’essenza del liberalismo appartiene il suo radicamento nell’immagine cristiana di Dio: la sua relazione con Dio di cui l’uomo è immagine e da cui abbiamo ricevuto il dono della libertà. Con una logica inconfutabile Ella fa vedere che il liberalismo perde la sua base e distrugge se stesso se abbandona questo suo fondamento. Non meno impressionato sono stato dalla Sua analisi della libertà e dall’analisi della multiculturalità in cui Ella mostra la contraddittorietà interna di questo concetto e quindi la sua impossibilità politica e culturale. Di importanza fondamentale è la Sua analisi di ciò che possono essere l’Europa e una Costituzione europea in cui l’Europa non si trasformi in una realtà cosmopolita, ma trovi, a partire dal suo fondamento cristiano-liberale, la sua propria identità. Particolarmente significativa è per me anche la Sua analisi dei concetti di dialogo interreligioso e interculturale.

Ella spiega con grande chiarezza che un dialogo interreligioso nel senso stretto della parola non è possibile, mentre urge tanto più il dialogo interculturale che approfondisce le conseguenze culturali della decisione religiosa di fondo. Mentre su quest’ultima un vero dialogo non è possibile senza mettere fra parentesi la propria fede, occorre affrontare nel confronto pubblico le conseguenze culturali delle decisioni religiose di fondo. Qui il dialogo e una mutua correzione e un arricchimento vicendevole sono possibili e necessari. Del contributo circa il significato di tutto questo per la crisi contemporanea dell’etica trovo importante ciò che Ella dice sulla parabola dell’etica liberale. Ella mostra che il liberalismo, senza cessare di essere liberalismoma, al contrario, per essere fedele a se stesso, può collegarsi con una dottrina del bene, in particolare quella cristiana che gli è congenere, offrendo così veramente un contributo al superamento della crisi. Con la sua sobria razionalità, la sua ampia informazione filosofica e la forza della sua argomentazione, il presente libro è, a mio parere, di fondamentale importanza in quest’ora dell’Europa e del mondo. Spero che trovi larga accoglienza e aiuti a dare al dibattito politico, al di là dei problemi urgenti, quella profondità senza la quale non possiamo superare la sfida del nostro momento storico. Grato per la Sua opera Le auguro di cuore la benedizione di Dio.

Benedetto XVI


Morto Curzi, voce della sinistra comunista


E' morto Sandro Curzi, da sempre, fin da giovane comunista convinto.
E' stato ieri dopo una malattia molto lunga, aveva 78 anni.
Già a 13 anni faceva parte della resistenza partigiana, a 14 era tesserato comunista, nonostanta la giovane età e a 19 era alla guida della FGCI (Federazione Giovani Comunisti Italiani).
Aveva scritto sull'unità, vice direttore di Paese Sera ed era stato direttore di liberazione, del tg di telemontecarlo e del TG3.
Si è distinto come uomo capace di pensare con la propria testa, andando a volte anche contro le indicazioni di partito. Da ricordare a tal proposito l'apertura da lui voluta nel tg3 nei contronti delle idee dell'allora Papa Giovanni Paolo II.
I funerali laici si terranno lunedì in Campidoglio.



mercoledì 19 novembre 2008

Va dall'estetista invece di lavorare

Un'impiegata della provincia di Cosenza è stata scoperta dai carabinieri mentre in orario di lavoro si recava dall'estetista o a fare la spesa.
I carabinieri, accortisi che la donna usciva durante il normale orario di ufficio, hanno iniziato a pedinarla. Hanno cosi verificato che una volta fuori dai locali lavorativi, durante l'orario di lavoro, la fannullona andava a farsi bella dall'estetista, oppure faceva la spesa.
Al termine dell'indagine i carabinieri hanno presentato una relazione al gip di Castrovillari che ha notificato la sospensione dal lavoro.
Spero vivamente che la signora venga licenziata in tronco e che i sindacati non si oppongano a tale decisione. Bisogna far capire che comportamenti del genere ledono la rispettabilità di tutti i lavoratori onesti e i sindacati devono finirla di proteggere chiunque a spada tratta, sia che si tratti di persone corrette che di veri e propri farabutti come nel caso della signora.

martedì 18 novembre 2008

Scajola e il caso Alitalia

Ecco cosa dice Wikipedia sul ministro Scajola relativamente alla rotta Albenga Fiumicino istituita da Alitalia:

Scajola era ministro dell’Interno da qualche mese quando l'Alitalia affidò ai propri manager il compito di studiare l’istituzione di un volo quotidiano dall’aeroporto di Albenga (33 chilometri da Imperia, città natale del ministro e suo collegio elettorale) a quello di Roma Fiumicino, la nuova rotta, anche grazie all'interessamento del ministro, entrò in funzione Il 17 maggio 2002 e il nuovo collegamento venne presentato ufficialmente dall’amministratore delegato dell’Alitalia Francesco Mengozzi e dal ministro dell’Interno Claudio Scajola. Ma con la stessa velocità con cui era stato istituito, il collegamento diretto Albenga-Fiumicino venne soppresso dall’Alitalia poco dopo le dimissioni di Scajola dal Viminale. L’ex deputato di Rifondazione comunista Gigi Malabarba presentò una interrogazione parlamentare affermando che il massimo storico di passeggeri registrati su quel volo era stato di 18 unità. “Era un volo ad personam per il ministro Scajola”, sottolineò. Poco dopo il rientro di Scajola al governo, questa volta come ministro per l’attuazione del Programma (28 agosto 2003), ricomparve anche il volo ma non più tra le rotte di Alitalia ma bensì con Air One in regime di continuità territoriale con i contributi dello Stato: un milione di euro che il governo Berlusconi aveva messo a disposizione dei collegamenti aerei fra le aree più “decentrate”, ma anche il volo Air One in seguito venne cancellato nel 2007, quando Scajola non era più al Governo. Nel Governo Berlusconi IV Scajola è ministro delle attività produttive ed il volo Albenga-Fiumicino viene ripristinato.

Bello sapere che in un momento in cui Alitalia è in forte crisi con perdite economiche ingenti, finanziamenti del governo, lavoratori a rischio ci sia qualcuno che decide di "investire" su una rotta utilizzata quasi esclusivamente da un unico viaggiatore. Di questo volo dobbiamo ringraziare il ministro della programmazione economica. Come si poteva fare a meno di un volo che spesso è usato da sole 8-10 persone? Ancora grazie!!!

P.S. Per la cronaca un ATR 47 (il velivolo utilizzato da Alitalia per la rotta Albenga Fiumicino) costa circa 100.000 euro a settimana, cioè sostanzialmente 5.300.000 euro all'anno.


Thyssen Krupp: omicidio volontario!


L'amministratore delegato della Thyssen Krupp è stato rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio volontario e dolo eventuale.
Altri cinque dirigenti della Thyssen sono accusati di omicidio colposo con colpa cosciente.
Harahn Espenhahn è accusato per essere stato a "conoscenza della concreta possibilità del verificarsi di infortuni anche mortali sulla linea Apl5.". Nonostante ciò ha accettato il rischio. Egli ha infatti preso la decisione di "posticipare gli investimenti antincendio per lo stabilimento di Torino".
La sentenza emessa dal gup di Torino Raffaele Guariniello è una sentenza storica. Infatti lo stesso Guariniello dice che "non si è mai arrivati al rinvio a giudizio sia delle persone fisiche che delle persone giuridiche riconoscendo in un caso anche l'omicidio volontario".
E' ancora presto perchè i responsabili di questa tragedia vadano in galera, ma il primo passo è fatto nella giusta direzione. I parenti delle vittime hanno applaudito la sentenza.

lunedì 17 novembre 2008

Fortress Europe organizza una petizione

L’osservatorio sulle vittime dell’immigrazione FORTRESS EUROPE sta organizzando una petizione da inviare al parlamento italiano. Riporto di seguito la mail che ho ricevuto:

Dal 2003 Italia ed Europa chiedono alla Libia di fermare i migranti africani diretti a Lampedusa. Ma cosa fa realmente la polizia libica? E perchè tutti fingono di non saperlo?

Dopo anni di silenzio, le denunce del rapporto Fuga da Tripoli e del documentario Come un uomo sulla terra fanno luce su una pagina vergognosa della storia italiana.

Rastrellamenti e arresti di massa di migliaia di migranti e rifugiati politici ogni anno. Abusi e torture nei luridi campi di detenzione. E deportazioni collettive, all’interno di container, alla volta del deserto libico. Tutto questo con fondi italiani e europei.

Basta!

Fortress Europe aderisce alla petizione on line lanciata dai produttori del documentario “Come un uomo sulla terra” – Asinitas e Zalab – e già sostenuta da Nigrizia e Amnesty International.

Chiediamo al Parlamento italiano e europeo e all’Unhcr di aprire una commissione d’inchiesta indipendente che faccia chiarezza sulle condizioni dei migranti in Libia e sulle responsabilità politiche dell’Italia. In una settimana abbiamo già raccolto più di 1.000 firme. Ma ne servono molte di più. Firma anche tu, a questo indirizzo.


Inglesino di 16 anni vuol girare il mondo a vela


Un giovane inglese di 16 anni vuole tentare di circumnavigare la terra su una barca a vela in solitaria. Se l'impresa riuscisse sarebbe il più giovane ad esserci mai riuscito in solitaria, infatti il record attuale è detenuto da un diciottenne australiano.
Michael Perham non è nuovo ad imprese simili. Già nel gennaio 2007 era riuscito ad attraversare l'atlantico in solitaria a soli 14 anni.
Il giovane porterà sulla sua barca a vela di 15 metri migliaia di canzoni nel suo mp3, e i libri scolastici. Ad ogni modo il tempo libero navigando in solitaria non è poi molto.
Per effettuare questa impresa amici e parenti sono riusciti a raccogliere circa 200 mila sterline. Tanto costerà l'impresa del giovane Perham.


domenica 16 novembre 2008

Malore per Berlusconi


Durante il viaggio di ritorno dagli Stati Uniti all'Italia il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha avuto un malore.
E' stato subito assistito dal suo medico presente a bordo dell'aereo.
Sembra che comunque Berlusconi interverrà comunque telefonicamente al convegno dei popolari liberali in corso a Verona. L'annuncio è stato fatto dall'Agi (Agenzia Giornalistica Italiana), su comunicazione di uno degli organizzatori del convegno di Verona.

Obama su YouTube


Il vento di cambiamento portato da Barack Obama dopo la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti è evidente anche sulle modalità scelte dal neopresidente per il suo primo messaggio alla nazione.
L'appello non è stato riportato solo alla radio, ma anche in un video sul sito della casa bianca e su YouTube.
La scelta del nuovo mezzo di informazione testimonia l'attenzione di Barack Obama verso le novità del mondo in cui viviamo.
YouTube è un portale molto vicino ai giovani che sono il futuro dell'America.
Aspettiamo con ansia i primi passi del governo di Barack Obama, sperando che si tratti di piccoli passi, ma nella giusta direzione. A piccoli passi si può fare molta strada!

sabato 15 novembre 2008

Afghanistan, sfigurate dall'acido alcune studentesse


La lotta degli estremisti islamici non conosce confini.
Ora uno degli obiettivi dei fanatici islamici sono le studentesse afghane.
Il regime dei talebani prima del 2001 aveva impedito alle ragazze di frequentare una scuola e farsi un'istruzione. Ora che i talebani non sono più al potere sono sempre più frequenti gli attacchi alle scuole, le uccisioni degli insegnanti e dei responsabili delle scuole. Rari invece erano gli attacchi agli studenti.
Gli episodi di questi giorni invece destano preoccupazione. Prima due ragazze sono state attaccate da alcuni uomini che hanno loro tolto il velo e poi hanno gettato dell'acido sul loro viso. Una di loro ha subito anche dei danni a un occhio oltre allo sfiguramento del viso. In seguito altre quattro ragazze hanno subito lo stesso trattamento, per fortuna con conseguenze meno gravi.
I talebani cercano di mantenere il paese nell'oscurantismo medievale in cui ha versato sotto il loro regime. L'istruzione è una delle armi che permettono al popolo di capire e di sollevare la testa. Per questo motivo si cerca di impedire soprattutto alle donne di farsi un'istruzione. In questo modo sono più docili, più facili da sottomettere e da mantenere in quello stato di inferiorità rispetto agli uomini che il mondo islamico impone a tutte le donne.
Coraggiosa proprio considerando tutto questo la dichiarazione di una delle ragazze ferite: "non possiamo restare chiuse in casa, dobbiamo avere un'istruzione".
Per concedere a tutte le donne pari diritti e dignità che agli uomini, dobbiamo cercare di essere vicini a queste ragazze con i nostri pensieri. Non vi arrendete!

L'India conquista la luna


La corsa spaziale che ha contagiato molti paesi asiatici raggiunge un nuovo successo.
La sonda spaziale Chandrayaan 1 ha sganciato il modulo lunare Moon Impact Probe che è atterrato sul suolo lunare.
La bandiera indiana è dipinta sullo scafo del modulo lunare. Da oggi quindi dopo la bandiera americana e qualche detrito russo sulla luna sono presenti i colori di un'altra nazione.
Scopo principale della sonda è quello di rintracciare l'elio 3. Si tratta di un isotopo molto raro sulla terra, ma presente in quantità significative sul suolo lunare.




venerdì 14 novembre 2008

Accadde oggi 14 Novembre

Ecco gli eventi del 14 novembre:
  • 1851 - Viene pubblicato Moby Dick
  • 1918 - La Cecoslovacchia diventa una repubblica
  • 1922 - La BBC inizia le trasmissioni
  • 1951 - Alluvione nel Polesine
  • 2003 - Viene osservato per la prima volta Sedna, candidato ad essere il decimo pianeta del sistema solare
  • 2007 - L'ammiraglio Giampaolo di Paola è eletto supremo capo militare della Nato
I nati del 14 novembre:
  • 1493 - Paracelso, alchimista e astrologo
  • 1650 - Guglielmo III d'Inghilterra
  • 1840 - Claude Monet, pittore
  • 1889 - Jawaharlal Nehru, politico indiano
  • 1893 - Carlo Emilio Gadda, scrittore
  • 1934 - Carlo de Benedetti, imprenditore
  • 1935 - Husayn di Giordania
  • 1937 - Vittorio Adorni, ciclista
  • 1937 - Luigi Calabresi, poliziotto
  • 1943 - Peter Norton, programmatore
  • 1948 - Carlo, principe del Galles
  • 1952 - Michele Cucuzza, giornalista
  • 1954 - Condoleeza Rice, politico statunitense
  • 1962 - Stefano Gabbana, stilista
  • 1967 - Max Pezzali, cantante
Feste Nazionali:
  • Giornata mondiale del diabete indetta dall'OMS
  • Giornata dei bambini in India in onore di Nehru

E' recessione!


Per il secondo trimestre consecutivo l'Italia registra un calo del pil (Prodotto Interno Lordo). Lo comunica l'istat informando che si tratta di una stima preliminare.
L'Italia è quindi in recessione tecnica. Questa è la definizione che si da ad un paese che per due trimestri consecutivi vede diminuire il suo pil.
Il dato ufficiale verrà reso disponibile il 10 dicembre. Ad ogni modo anche se da oggi al 10 dicembre non si segnasse nessuna variazione del pil (in controtendenza quindi rispetto a quanto fatto nei mesi finora) il pil calerebbe dello 0,3%.
Il risultato è ancora più grave pensando che nel terzo trimestre del 2008 si sono avute 3 giornate lavorative in più rispetto allo stesso periodo del 2007, cioè un periodo lavorativo di circa il 4% superiore rispetto all'anno scorso. In pratica se la resa lavorativa fosse stata identica invece di un calo dello 0,3% o 0,4% si avrebbe dovuto avere una crescita del 4% del pil in questo trimestre.
La resa fra l'altro è peggiore di quella degli altri paesi dell'area euro.
Dopo la crisi dei mesi scorsi ecco un'altra mazzata per l'economia italiana.


G8 Diaz, assolti i vertici della polizia: vergogna!


Dopo quasi otto anni si chiude una delle pagine più nere della democrazia italiana.
Otto anni fa durante il G8 di Genova alcuni poliziotti assaltarono la scuola Diaz dove si trovavano un centinaio di manifestanti.
Era morto da poche ore Carlo Giuliani.
La polizia entrò nella scuola e con inaudita violenza colpì e insultò i manifestanti che si trovavano all'interno.
Giovani coi volti tumefatti, il giornalista inglese Mark Covell in coma, il ritrovamento ambiguo di bombe molotov. Molti sono i fatti di quella notte.
Oggi il processo ai poliziotti si è concluso con 13 condanne e 16 assoluzioni.
Molti dei giovani manifestanti di allora erano in aula al momento della lettura della sentenza e hanno gridato "vergogna" quando si è saputo che fra gli assolti c'erano i vertici della polizia di allora.

giovedì 13 novembre 2008

Eluana forse ce l'ha fatta!

No al ricorso. L'alimentazione forzata verrà sospesa.
E' questa la notizia dell'ultim'ora.
Finalmente il corpo di Eluana Englara potrà smettere di vegetare dopo che il suo cervello l'ha abbandonata 16 anni fa.
Nei prossimi giorni la vicenda arriverà all'epilogo finale. Le ingerenze della Chiesa non sono state in grado di influenzare la decisione dei giudici.

mercoledì 12 novembre 2008

Il Vaticano: Volete uccidere Eluana!


Ancora una volta una posizione netta della chiesa nel caso Eluana Englaro.
La ragazza ormai in coma vegetativo da sedici anni potrebbe finalmente raggiungere una morte da tanto attesa, ma il Vaticano si oppone.
Un mese fa la vicenda sembrava arrivata alla sua conclusione, quando l'aggravarsi delle condizioni di Eluana sembrava aver risolto il caso, ma il destino ha voluto che in quel corpo senza vita il cuore continuasse a battere per pompare il sangue ad un cervello morto da tempo.
Il ricorso portato avanti dalla procura di Milano contro la decisione della corte d'appello che aveva deciso la sospensione dell'alimentazione forzata tramite sondino di Eluana Englaro è stato ritenuto inammissibile dal PG della cassazione.
La chiesa si oppone con tutte le sue forze alla decisione di sospendere l'alimentazione di Eluana: "Sospendere l'idratazione e l'alimentazione in un paziente in stato vegetativo è una mostruosità disumana e un assassinio" dice il cardinal Javier Lozano Barragan.
Eluana da anni è il simbolo della lotta fra chi è favorevole all'eutanasia e chi è assolutamente contrario a questi trattamenti.
La chiesa non si è mai mossa di un millimetro dalle sue posizioni rendendo un inferno la vita di Eluana e di chi le sta vicino. Ora che finalmente Beppino Englaro, padre di Eluana, può veder porre fine a questa ingiustizia, la chiesa alza di nuovo la voce per ammonire chi dovesse sospendere i trattamenti su Eluana.
L'ingerenza della chiesa nei fatti di stato si farà sentire ancora una volta?

martedì 11 novembre 2008

Il Vaticano contro Obama: no alle cellule staminali embrionali!

Ancora una volta estrema chiusura da parte del Vaticano verso la possibilità di far uso delle cellule staminali embrionali.
"Non servono a nulla e finora non c’è mai stata una guarigione" dice Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per la Salute, durante la presentazione della Conferenza Internazionale sul tema "La Pastorale nella cura dei Bambini malati".
Barack Obama appena eletto presidente degli Stati Uniti aveva detto di essere pronto a rivedere le restrittive leggi in tema di cellule staminali.
Le posizioni di Obama e di Bush su questo tema sono estremamente discordanti. Bush fortemente condizionato dalla sua religiosità si atteneva con scrupolo alle indicazioni della chiesa. Obama, invece, sembra seguire di più le indicazioni della scienza che quelle dello spirito.
Nonostante le parole di Barragan, "in linea di massima non c’è nessuna contraddizione tra scienza e fede", scienza e chiesa hanno sempre viaggiato su binari divergenti. Dai tempi di Galileo Galilei, l'ottusità della chiesa nei confronti delle nuove idee è stata un freno al progresso della scienza.
Oggi la battaglia della chiesa è tutta concentrata sulle cellule staminali, sull'aborto, sulla rianimazione dei feti malformati, sull'eutanasia, sui sistemi contraccettivi. Chissà se fra cento anni la chiesa farà dietrofront come nel caso di Galileo? Quanto durerà questa ottusità questa volta?






Morta Miriam Makeba, una delle madri della lotta contro l'apartheid


E' morta a 76 anni Miriam Makeba, cantante di colore dalla straordinaria voce.
Impegnata da moltissimi anni nella lotta contro l'apartheid era un simbolo conosciuto in tutto il mondo. 
Costretta a fuggire dal suo paese, il Sudafrica, vi ha fatto ritorno per la prima volta nel 1990 dopo quasi 30 anni di esilio. Era stato lo stesso Nelson Mandela ad organizzare il suo rientro in patria.
Le sue parole hanno colpito i cuori di tantissime persone e il suo impegno l'aveva portata a diventare delegato alle Nazioni Unite.

Nelson Mandela la ricorda così: "Le sue melodie hanno dato voce al dolore dell'esilio che provò per 31 lunghi anni. Allo stesso tempo, la sua musica effondeva un profondo senso di speranza".
Aveva deciso di lasciare le scene tre anni fa e lo fece con un tour memorabile in cui toccò tutti i paesi in cui si era esibita nella sua carriera.
Ma la sua voce doveva ancora cantare una canzone. Dopo l'addio del 2005 è tornata infatti a cantare a Baia Verde di Castel Volturno. Ha prestato la sua voce appoggiando lo scrittore Roberto Saviano, nonostante non stesse bene di salute. E' stato poco dopo il concerto contro la Camorra, tenutosi in uno dei luoghi simbolo della lotta anticamorra che Miriam si è sentita male.
Roberto Saviano la ricorda così: "La voce di Miriam Makeba era quello che i sudafricani dell'apartheid avevano al posto della libertà".
Addio Miriam ti ricordo con le parole di una delle tue canzoni, Malaika, nakupenda malaika. Angelo mio, ti amo angelo mio.

sabato 8 novembre 2008

Palestinese deriso da soldati Israeliani

Un bruttissimo episodio di intolleranza nei confronti di un palestinese si è verificato ad un check point in Cisgiordania.
I militari, evidentemente non contenti dell'umiliazione inflitta al palestinese, hanno deciso di filmare l'episodio e pubblicarlo su youtube.
Il palestinese in ginocchio, digrigna i denti. Probabilmente ha le mani legate dietro la schiena.
L'umiliazione inizia con parole di scherno per finire con offese molto più gravi. Ecco le parole che si sono scambiati.
Militari israeliani: "Lo vuoi lo zuccherino?"
Palestinese: "Si, lo zuccherino..."
Militari israeliani: "Dì casetta dei pupazzi!"
Palestinese: "Casetta dei pupazzi"
Militari israeliani: "Dì papà è andato al lavoro!"
Palestinese: "Pa-pà... Pa-paà.... papà è andato al lavoro" (siccome lo dice male i militari lo costringono a ripeterlo tre volte)
Militari israeliani: "...E ti porterà un regalo"
Palestinese: "e ti porterà un regalo"
Militari israeliani: "fategli un bell'applauso!!!"
Militari israeliani: "E golani ... ti porterà una trave da ficcarti su per il culo!"

L'episodio avvenuto in Cisgiordania non è il primo di questo genere. Capita che militari in condizioni di stress per i rischi che corrono ogni giorno si sfoghino contro dei poveri innocenti. Ricordate Abu Graib? Questi sono solo episodi sulla punta di un iceberg, quelli che per un video su youtube, oppure delle foto girate troppo tra amici per vantarsi escono fuori per arrivare al grande pubblico. L'indignazione nasce spontanea in questi casi, ma chissà quanti episodi analoghi restano circoscritti fra vittime e militari!
Ovviamente l'esercito israeliano ha preso le distanze, così come fece l'esercito americano nei confronti dei militari che seviziarono i prigionieri di Abu Graib. Eppure la tristezza è che episodi del genere sono solitamente tollerati nell'esercito, altrimenti non verrebbero compiuti con tanta tranquillità dai militari. Solo chi si vanta con gli amici di quanto ha fatto rischia di finire in qualche modo incriminato, altrimenti un velo di omertà copre tutto quanto. Gli ufficiali fanno finta di non vedere, forse perchè loro stessi in passato hanno avuto modo di fare bravate del genere.
In fondo il nonnismo da sempre presente verso le reclute è una forma che può essere più o meno grave di umiliazione. Se tratti così un commilitone, come tratterai un nemico? Bisognerebbe riflettere su questo e chi ha qualche potere dovrebbe cercare di arginare il problema e isolare i militari che compiono azioni simili!


venerdì 7 novembre 2008

Noi siamo Saviano


Bellissima iniziativa di alcune persone a Milano.
Nella notte hanno coperto i muri della centrale via San Vincenzo con delle gigantografie con i loro ritratti. In calce a ciascuna foto era riportato il proprio nome di battesimo col cognome Saviano.
E' stata un'iniziativa spontanea nata col tam tam nella rete. Proposta dal blog savianocontinua.blogspot.com è stata accolta da una cinquantina di persone che hanno messo la loro faccia per appoggiare lo scrittore Saviano nella lotta contro la camorra.
Fra gli altri anche Gabriella "Saviano" che in realtà è l'attrice Lella Costa.
Dopo l'appello dei nobel è stato quindi il turno della gente comune di schierarsi dalla parte di Roberto Saviano.
Speriamo ora che iniziative del genere vengano imitate in altre città italiane.


I virtuosi pianisti non suoneranno più alla camera

Chi sono i pianisti?
Vengono chiamati pianisti i parlamentari che allungando la loro mano sulle postazioni deserte a loro vicine, a destra e sinistra, azionano i pulsanti di voto di altri parlamentari in quel momento assenti. Il movimento con le braccia che si muovono a destra e sinistra ricorda infatti quello di un virtuoso pianista che muove le sue dita su una grande tastiera.
Ecco finalmente una notizia interessante nel mondo della politica.
Dopo anni di polemiche, servizi delle iene, discussioni interminabili in aula, hanno trovato un sistema per evitare ai pianisti di votare per i colleghi alla camera.
Questa bruttissima abitudine, indegna di un parlamentare, verrà finalmente debellata grazie a un nuovo sistema di votazione.
Il meccanismo elettronico è basato sul riconoscimento delle impronte digitali. Questo farà si che il voto risulti valido solo se le impronte corrispondono con quelle del deputato assegnato a quel posto.
Un'altra possibile novità legata a questo sistema è quella che permette di segnalare sul sito di montecitorio i presenti e gli assenti alle votazioni. In questo modo i cittadini avranno un sistema in più per scegliere chi votare alle successive elezioni.
Questo sistema è già in uso in Albania, Messico e Brasile. Triste pensare che in Italia sia stato necessario arrivare a tanto per bloccare questa deprecabile attività. Possibile che un rappresentante dell'Italia e degli italiani debba ricorrere a dei mezzucci tanto disonesti? E così siamo stati costretti a spendere 450 milioni per adottare un sistema biometrico computerizzato che non avrebbe avuto senso di esistere in un paese in cui gli eletti fossero persone civili e responsabili.

giovedì 6 novembre 2008

Obama? Giovane, bello e abbronzato!


Il premier Silvio Berlusconi in tono scherzoso ha definito il nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama "giovane, bello e abbronzato".
Quella che voleva essere solo una battuta ha sollevato in Italia, paese famoso per prendere a pretesto qualsiasi cosa per farne un caso politico, un sollevamento popolare.
Così l'opposizione per voce di Veltroni dice che le parole di Berlusconi "colpiscono e feriscono la dignità dell'Italia".
Franceschini invece dice che le parole di Berlusconi suoneranno "alle orecchie di tutto il mondo come una offesa carica di pericolose ambiguità". Rincara Donadi dell'Italia dei Valori che Berlusconi "scredita l'Italia sul piano internazionale".
Visto che in Italia la "rissa politica" è pane quotidiano il centro destra si dice offeso per la scarsezza di umorismo degli antagonisti politici. Capezzone, il portavoce di Forza Italia replica definendo la "sinistra desolante, che non sa più a cosa attaccarsi per colpire Berlusconi".
Berlusconi, colpito nel vivo perchè nessuno riesce a capire il suo umorismo dice rivolto all'opposizione: "Se scendono in campo gli imbecilli - ha aggiunto - siamo fregati. Dio ci salvi dagli imbecilli. Come si fa a prendere un grande complimento come una cosa negativa? Ma che vadano a...".
Ecco così che Barack Obama prima ride per la battuta di Berlusconi (in fondo Obama è una persona molto intelligente, come potrebbe scambiarla per altro?), poi non smetterà di ridere a crepapelle vedendo il putiferio che una battuta del genere riesce a sollevare nel nostro paese!


E' morto l'autore di Jurassic Park


E' morto questa notte all'età di 66 anni Michael Crichton.
Era ammalato da tempo di cancro, ma la sua malattia non era stata comunicata al pubblico.
Nonostante la malattia la morte è giunta improvvisa, infatti stava collaborando alla realizzazione del quarto film della serie Jurassic Park e del film Westword.
Crichton era uno scrittore famosissimo. Ha veduto oltre 150 milioni di copie dei suoi libri e ha collaborato a film e serie televisive tratti da questi. Tra i successi sono da segnalare Jurassic Park, Congo, Sfera, la serie televisiva E.R.
Tutti i suoi romanzi, con poche eccezioni, si possono definire techno thriller. L'ultimo dei suoi romanzi pubblicato in Italia nel 2006 è stato Next, una storia ambientata ai giorni nostri legato al tema della ricerca genetica che porta alla creazione di forme viventi transgeniche.


mercoledì 5 novembre 2008

Il discorso di Obama

Ciao Chicago!

(APPLAUSO) Se ancora c'è qualcuno che dubita che l'America non sia un luogo nel quale nulla è impossibile, che ancora si chiede se il sogno dei nostri padri fondatori è tuttora vivo in questa nostra epoca, che ancora mette in dubbio il potere della nostra democrazia, questa notte ha avuto le risposte che cercava.

(APPLAUSO) La risposta sono le code che si sono allungate fuori dalle scuole e dalle chiese con un afflusso che la nazione non aveva mai visto finora. La risposta sono le persone, molte delle quali votavano per la prima volta, che hanno atteso anche tre o quattro ore in fila perché credevano che questa volta le cose dovessero andare diversamente, e che la loro voce potesse fare la differenza.

GUARDA IL VIDEO INTEGRALE DEL DISCORSO

La risposta è la voce di giovani e vecchi, ricchi e poveri, Democratici e Repubblicani, neri, bianchi, ispanici, asiatici, nativi d'America, gay, eterosessuali, disabili e non disabili: tutti americani che hanno inviato al mondo il messaggio che noi non siamo mai stati un insieme di Stati Rossi e Stati Blu. Noi siamo e sempre saremo gli Stati Uniti d'America.

(APPLAUSO) La risposta è ciò che ha spinto a farsi avanti coloro ai quali per così tanto tempo è stato detto da così tante persone di essere cinici, impauriti, dubbiosi di quello che potevano ottenere mettendo di persona mano alla Storia, per piegarla verso la speranza di un giorno migliore.

È occorso molto tempo, ma stanotte, finalmente, in seguito a ciò che abbiamo fatto oggi, con questa elezione, in questo momento preciso e risolutivo, il cambiamento è arrivato in America.

(APPLAUSO) Poco fa, questa sera ho ricevuto una telefonata estremamente cortese dal Senatore McCain.

(APPLAUSO) Il Senatore McCain ha combattuto a lungo e con forza in questa campagna, e ha combattuto ancora più a lungo e con maggiore forza per il Paese che ama. Ha affrontato sacrifici per l'America che la maggior parte di noi nemmeno immagina e noi oggi stiamo molto meglio anche grazie al servizio reso da questo leader coraggioso e altruista. Mi congratulo con lui e con la governatrice Palin per tutto quello che hanno ottenuto, e non vedo l'ora di lavorare con loro per rinnovare nei prossimi mesi la promessa di questa nazione.

(APPLAUSO) Voglio qui ringraziare il mio partner in questa avventura, un uomo che ha fatto campagna elettorale col cuore, parlando per le donne e gli uomini con i quali è cresciuto nelle strade di Scranton ...

(APPLAUSO) ... con i quali ha viaggiato da pendolare ogni giorno per tornare a casa propria nel Delaware, il vice-presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden.

(APPLAUSO) Io non sarei qui questa sera senza il sostegno continuo della mia migliore amica degli ultimi sedici anni...

(APPLAUSO) ... la roccia della mia famiglia, l'amore della mia vita, la prossima first lady della nazione...

(APPLAUSO) ... Michelle Obama.

(APPLAUSO) Sasha and Malia...

(APPLAUSO) ... vi amo entrambe moltissimo e ... vi siete guadagnate il cucciolo

(RISATE) ... che verrà con noi alla Casa Bianca...

(APPLAUSO) E mentre siamo qui e lei non è più con noi, so che mia nonna ci sta guardando, insieme a tutta la famiglia che ha fatto di me ciò che io sono. In questa sera così unica mi mancano tutti, e so che il mio debito verso di loro non è neppure quantificabile. A mia sorella Maya, mia sorella Alma, tutti i miei fratelli e le mie sorelle, voglio dire grazie per il sostegno che mi avete dato. Vi sono veramente molto grato.

(APPLAUSO) Al manager della mia campagna David Plouffe...

(APPLAUSO) ... il protagonista senza volto di questa campagna che ha messo insieme la migliore campagna elettorale - credo - nella Storia degli Stati Uniti d'America.

(APPLAUSO) al mio capo stratega David Axelrod...

(APPLAUSO) ... che è stato mio partner in ogni fase di questo lungo cammino... proprio il miglior team di una campagna elettorale mai messo insieme nella storia della politica...

(APPLAUSO) ... voi avete reso possibile tutto ciò, e io vi sarò eternamente grato per i sacrifici che avete affrontato per riuscirci.

Ma più di ogni altra cosa, non dimenticherò mai a chi appartiene veramente questa vittoria: appartiene a voi. Io non sono mai stato il candidato più ideale per questa carica. Non abbiamo mosso i primi passi nella campagna elettorale con finanziamenti o appoggi ufficiali. La nostra campagna non è stata pianificata nelle grandi sale di Washington, ma nei cortili di Des Moines, nei tinelli di Concord, sotto i portici di Charleston. È stata realizzata da uomini e donne che lavorano, che hanno attinto ai loro scarsi risparmi messi da parte per offrire cinque dollari, dieci dollari, venti dollari alla causa. Il movimento ha preso piede e si è rafforzato grazie ai giovani, che hanno rigettato il mito dell'apatia della loro generazione...

(APPLAUSO) ... che hanno lasciato le loro case e le loro famiglie per un'occupazione che offriva uno stipendio modesto e sicuramente poche ore di sonno; ai non più tanto giovani che hanno sfidato il freddo pungente e il caldo più soffocante per bussare alle porte di perfetti sconosciuti; ai milioni di americani che si sono adoperati come volontari, si sono organizzati, e hanno dimostrato che a distanza di oltre due secoli, un governo del popolo, fatto dal popolo e per il popolo non è sparito dalla faccia di questa Terra. Questa è la vostra vittoria...

(APPLAUSO) So che quello che avete fatto non è soltanto vincere un'elezione e so che non l'avete fatto per me. Lo avete fatto perché avete compreso l'enormità del compito che ci sta di fronte. Perché anche se questa sera festeggiamo, sappiamo che le sfide che il futuro ci presenterà sono le più ardue della nostra vita: due guerre, un pianeta in pericolo, la peggiore crisi finanziaria da un secolo a questa parte. Anche se questa sera siamo qui a festeggiare, sappiamo che ci sono in questo stesso momento degli americani coraggiosi che si stanno svegliando nei deserti iracheni, nelle montagne dell'Afghanistan dove rischiano la loro vita per noi.

Ci sono madri e padri che resteranno svegli dopo che i loro figli si saranno addormentati e si arrovelleranno chiedendosi se ce la faranno a pagare il mutuo o il conto del medico o a mettere da parte abbastanza soldi per pagare il college. Occorre trovare nuova energia, creare nuovi posti di lavoro, costruire nuove scuole. Occorre far fronte a nuove sfide e rimettere insieme le alleanze.

La strada che ci si apre di fronte sarà lunga. La salita sarà erta. Forse non ci riusciremo in un anno e nemmeno in un solo mandato, ma America! Io non ho mai nutrito maggiore speranza di quanta ne nutro questa notte qui insieme a voi. Io vi prometto che noi come popolo ci riusciremo!
(APPLAUSO)

PUBBLICO: Yes we can! Yes we can! Yes we can!

OBAMA: Ci saranno battute d'arresto e false partenze. Ci saranno molti che non saranno d'accordo con ogni decisione o ogni politica che varerò da Presidente e già sappiamo che il governo non può risolvere ogni problema. Ma io sarò sempre onesto con voi in relazione alle sfide che dovremo affrontare. Vi darò ascolto, specialmente quando saremo in disaccordo. E soprattutto, vi chiedo di unirvi nell'opera di ricostruzione della nazione nell'unico modo con il quale lo si è fatto in America per duecentoventi anni, ovvero mattone dopo mattone, un pezzo alla volta, una mano callosa nella mano callosa altrui.

Ciò che ha avuto inizio ventuno mesi fa, nei rigori del pieno inverno, non deve finire in questa notte autunnale. La vittoria in sé non è il cambiamento che volevamo, ma è soltanto l'opportunità per noi di procedere al cambiamento. E questo non potrà
accadere se faremo ritorno allo stesso modus operandi.

Il cambiamento non può aver luogo senza di voi.
Troviamo e mettiamo insieme dunque un nuovo spirito di patriottismo, di servizio e di responsabilità, nel quale ciascuno di noi decida di darci dentro, di lavorare sodo e di badare non soltanto al benessere individuale, ma a quello altrui. Ricordiamoci che se mai questa crisi finanziaria ci insegna qualcosa, è che non possiamo avere una Wall Street prospera mentre Main Street soffre: in questo Paese noi ci eleveremo o precipiteremo come un'unica nazione, come un unico popolo.

Resistiamo dunque alla tentazione di ricadere nelle stesse posizioni di parte, nella stessa meschineria, nella stessa immaturità che per così tanto tempo hanno avvelenato la nostra politica. Ricordiamoci che c'è stato un uomo proveniente da questo Stato che ha portato per la prima volta lo striscione del partito Repubblicano alla Casa Bianca, un partito fondato sui valori della fiducia in sé, della libertà individuale, dell'unità nazionale. Sono questi i valori che abbiamo in comune e mentre il partito Democratico si è aggiudicato una grande vittoria questa notte, noi dobbiamo essere umili e determinati per far cicatrizzare le ferite che hanno finora impedito alla nostra nazione di fare passi avanti.

(APPLAUSO) Come Lincoln disse a una nazione ancora più divisa della nostra, "Noi non siamo nemici, ma amici, e anche se le passioni possono averlo allentato non dobbiamo permettere che il nostro legame affettivo si spezzi". E a quegli americani il cui supporto devo ancora conquistarmi, dico: forse non ho ottenuto il vostro voto, ma sento le vostri voci, ho bisogno del vostro aiuto e sarò anche il vostro presidente.

(APPLAUSO) A coloro che ci guardano questa sera da lontano, da oltre i nostri litorali, dai parlamenti e dai palazzi, a coloro che in vari angoli dimenticati della Terra si sono ritrovati in ascolto accanto alle radio, dico: le nostre storie sono diverse, ma il nostro destino è comune e una nuova alba per la leadership americana è ormai a portata di mano.

(APPLAUSO) A coloro che invece vorrebbero distruggere questo mondo dico: vi sconfiggeremo. A coloro che cercano pace e tranquillità dico: vi aiuteremo. E a coloro che si chiedono se la lanterna americana è ancora accesa dico: questa sera noi abbiamo dimostrato ancora una volta che la vera forza della nostra nazione non nasce dalla potenza delle nostre armi o dal cumulo delle nostre ricchezze, bensì dalla vitalità duratura dei nostri ideali: democrazia, libertà, opportunità e tenace speranza.

(APPLAUSO) Perché questo è il vero spirito dell'America: l'America può cambiare. La nostra unione può essere realizzata. E quello che abbiamo già conseguito deve darci la speranza di ciò che possiamo e dobbiamo conseguire in futuro.

In queste elezioni si sono viste molte novità e molte storie che saranno raccontate per le generazioni a venire. Ma una è nella mia mente più presente di altre, quella di una signora che ha votato ad Atlanta. Al pari di molti altri milioni di elettori anche lei è stata in fila per far sì che la sua voce fosse ascoltata in questa elezione, ma c'è qualcosa che la contraddistingue dagli altri: Ann Nixon Cooper ha 106 anni. (APPLAUSO) È nata a una sola generazione di distanza dalla fine della schiavitù, in un'epoca in cui non c'erano automobili per le strade, né aerei nei cieli. A quei tempi le persone come lei non potevano votare per due ragioni fondamentali, perché è una donna e per il colore della sua pelle.

Questa sera io ripenso a tutto quello che lei deve aver visto nel corso della sua vita in questo secolo in America, alle sofferenze e alla speranza, alle battaglie e al progresso, a quando ci è stato detto che non potevamo votare e alle persone che invece ribadivano questo credo americano: Yes, we can.

Nell'epoca in cui le voci delle donne erano messe a tacere e le loro speranze soffocate, questa donna le ha viste alzarsi in piedi, alzare la voce e dirigersi verso le urne. Yes, we can.

Quando c'era disperazione nel Dust Bowl (la zona centro meridionale degli Stati Uniti divenuta desertica a causa delle frequenti tempeste di vento degli anni Trenta, NdT) e depressione nei campi, lei ha visto una nazione superare le proprie paure con un New Deal, nuovi posti di lavoro, un nuovo senso di ideali condivisi. Yes, we can.

PUBBLICO: Yes we can.

OBAMA: Quando le bombe sono cadute a Pearl Harbor, e la tirannia ha minacciato il mondo, lei era lì a testimoniare in che modo una generazione seppe elevarsi e salvare la democrazia. Yes, we can.

PUBBLICO: Yes we can.

OBAMA: Era lì quando c'erano gli autobus di Montgomery, gli idranti a Birmingham, un ponte a Selma e un predicatore di Atlanta che diceva alla popolazione : "Noi supereremo tutto ciò". Yes, we can.

PUBBLICO: Yes we can.

OBAMA: Un uomo ha messo piede sulla Luna, un muro è caduto a Berlino, il mondo intero si è collegato grazie alla scienza e alla nostra inventiva. E quest'anno, per queste elezioni, lei ha puntato il dito contro uno schermo e ha votato, perché dopo 106 anni in America, passati in tempi migliori e in ore più cupe, lei sa che l'America può cambiare. Yes, we can.

PUBBLICO: Yes we can.

OBAMA: America, America: siamo arrivati così lontano. Abbiamo visto così tante cose. Ma c'è molto ancora da fare. Quindi questa sera chiediamoci: se i miei figli avranno la fortuna di vivere fino al prossimo secolo, se le mie figlie dovessero vivere tanto a lungo quanto Ann Nixon Cooper, a quali cambiamenti assisteranno? Quali progressi avremo fatto per allora?
Oggi abbiamo l'opportunità di rispondere a queste domande. Questa è la nostra ora. Questa è la nostra epoca: dobbiamo rimettere tutti al lavoro, spalancare le porte delle opportunità per i nostri figli, ridare benessere e promuovere la causa della pace, reclamare il Sogno Americano e riaffermare quella verità fondamentale: siamo molti ma siamo un solo popolo. Viviamo, speriamo, e quando siamo assaliti dal cinismo, dal dubbio e da chi ci dice che non potremo riuscirci, noi risponderemo con quella convinzioni senza tempo e immutabile che riassume lo spirito del nostro popolo: Yes, We Can.

(APPLAUSO) Grazie. Dio vi benedica e possa benedire gli Stati Uniti d'America.



Nomade di origine croata, ubriaco e drogato, investe tredici persone


Bruno Radosavljevic, un nomade di origine croata ma nato a Torino, ha investito questa mattina ad Acilia, alle porte di Roma, 13 persone.
I test effettuati dagli agenti di polizia hanno evidenziato che il nomade era ubriaco e aveva assunto cocaina, quando ha investito le persone che stavano aspettando alla fermata dell'autobus.
Era alla guida di una Bmw 320, quando sotto l'effetto della droga e dell'alcool transitava per viale dei Romagnoli. All'improvviso, a causa della velocità, dell'asfalto bagnato e delle sue condizioni alterate, l'auto è sbandata ed è piombata sulla fermata dell'autobus che si trova sulla corsia opposta.
Dei tredici feriti, tre versano in gravi condizioni e sono stati trasportati con l'elicottero ai più vicini ospedali.
Il nomade, leggermente ferito anche lui in seguito all'incidente, ha rischiato di essere linciato dalla folla che ha assistito alla scena. Solo l'intervento dei vigili urbani che hanno trascinato via l'investitore ha evitato ulteriori conseguenze.
Il giovane, per altro pregiudicato, vive al vicino campo nomadi di Dragona.
E proprio contro l'insediamento dei nomadi che gli abitanti della zona hanno organizzato una fiaccolata di protesta per questa sera, a cui parteciperà anche il sindaco di Roma Alemanno.
Il ricordo va subito ad un altro episodio simile avvenuto in passato: il rom che ubriaco alla guida di un furgone investì e uccise quattro ragazzi ad Appignano del Tronto in provincia di Ascoli.

Barack Obama presidente


E' Barack Obama il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America!
La lunga corsa alla casa bianca si è conclusa nella notte.
Il recupero da parte del leader repubblicano non c'è stato e Barack Obama ha stravinto.
"Se avevate dubbi sulla nostra democrazia, oggi avete avuto la risposta" sono state le parole del primo presidente nero degli Stati Uniti.
Obama ha vinto grazie all'impegno del popolo. Non era lui infatti il candidato naturale alla casa bianca. La sua campagna è stata finanziata inizialmente "con pochi soldi e pochi appoggi, con le persone che hanno donato 5 dollari".
Nel primo discorso alla nazione Obama ha fatto riferimento alle difficoltà in cui versa l'America. Ecco le sue parole: "Ora dobbiamo affrontare i peggiori pericoli della nostra storia: la crisi economica, la lotta al terrorismo. Vi chiederò di aiutarmi di ricostruire questa nazione: mattone su mattone. Sarò sempre onesto con voi: vi ascolterò, anche se la penseremo diversamente. Il cammino davanti a noi sarà duro e ci sarà bisogno di stare uniti".
L'America ha cambiato faccia questa notte. Uno splendido esempio di democrazia!

Primi exit poll: Obama in Virginia, McCain in Ohio

Sono già arrivati i primi exit poll.
Se il risultato verrà confermato Obama ottiene la Virginia, mentre McCain vince in Ohio.
Statisticamente dal 1968 chi vince in Ohio diventa poi presidente. Si tratta quindi di uno stato simbolo.
C'è anche da dire che alle scorse elezioni Bush vinse sia in Ohio che in Virginia, quindi al momento il candidato democratico ha sottratto uno stato che alle scorse elezioni era stato dei repubblicani.
Sembra che anche in Indiana i dati siano a favore di McCain.
Durante la notte le indicazioni si dovrebbero chiarire ulteriormente e già domani mattina si potrebbe avere un'idea sul nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America.

martedì 4 novembre 2008

Roma paralizzata dal maltempo

Da alcune ore Roma è in balia del maltempo.
Un ragazzo di 13 anni è morto in seguito alla caduta di un albero. Il ragazzino, Niccolò Bois, si stava riparando sotto l'albero quando questo è caduto colpendolo.
L'incidente è avvenuto nel quartiere tuscolano.
Alcuni alberi sono poi caduti sul raccordo anulare tra laurentina e ardeatina. Un albero ha colpito un auto schiacciandola. Il guidatore se l'è cavata con un braccio rotto.
Altri alberi sono caduti un po' in tutta Roma. Un tronco ha colpito un auto della polizia impedendo ai poliziotti di uscire perchè nella caduta ha divelto un cavo della luce rendendo pericolosa l'uscita dal mezzo.
Due ferrovie, la Roma Pantano e la Roma Lido sono parzialmente bloccate.
A Ciampino alcune auto sono rimaste bloccate in un sottopasso a causa della pioggia.
Alcuni tronchi ed alberi della tenuta di Castel Porziano sono caduti bloccando il traffico della via Pratica di Mare.
Anche la Laurentina sembra interessata dal problema.
I vigili del fuoco hanno ricevuto oltre 500 segnalazioni ed hanno già effettuato 150 interventi a causa di una tromba d'aria che ha attraversato Roma.
Adesso con la notte ormai incombente si aspetta la mattina di domani per valutare i danni.


Accadde oggi 4 novembre

Vediamo quali eventi si sono verificati nella giornata del 4 novembre nel corso degli anni passati.
  • 1333 - Alluvione di Firenze
  • 1869 - Pubblicazione del primo numero della rivista scientifica Nature
  • 1884 - Il democratico Grover Cleveland diviene presidente degli Stati Uniti
  • 1918 - Viene firmato l'armistizio fra Italia e impero Austro Ungarico a Villa Giusti
  • 1922 - Viene scoperto l'ingresso alla tomba di Tutankhamen
  • 1952 - Dwight D. Eisenhower diviene Presidente degli Stati Uniti
  • 1966 - Alluvione di Firenze
  • 1979 - Inizia la crisi degli ostaggi in Iran. Alcuni studenti iraniani assaltano l'ambasciata degli Stati Uniti a Teheran e fanno 90 ostaggi.
  • 1980 - Ronald Regan diventa Presidente degli Stati Uniti
  • 1995 - Il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin viene ucciso in un attentato
  • 2004 - Muore Yasser Arafat dopo diversi giorni di coma
  • 2008 - Giorno delle elezioni americane che contrappongono il democratico Barack Obam al repubblciano John McCain
I nati di oggi:
  • 1470 - Edoardo V re d'Inghilterra
  • 1575 - Guido Reni, pittore
  • 1631 - Maria Stuart
  • 1928 - Sandro Ciotti, giornalista
  • 1945 - Rosario Lo Bello, arbitro
  • 1946 - Laura Bush, moglie del presidente americano Bush
  • 1953 - Jacques Villeneuve, pilota di formula uno
  • 1955 - Platinette, attore e conduttore radiofonico
  • 1955 - Garrison Rochelle, ballerino e coreografo
  • 1959 - Carlo Zampa, giornalista
  • 1964 - Cristina Parodi, giornalista
  • 1972 - Luis Figo, calciatore



Parte fra qualche ora il duello Obama McCain


Siamo in dirittura d'arrivo.
Dopo mesi intensi di campagna elettorale siamo arrivati all'epilogo finale.
La scena inizialmente è stata soprattutto dedicata al duello nelle primarie fra i candidati democratici Hillary Clinton e Barack Obama. Una battaglia importante. Chiunque avesse vinto sarebbe stato un candidato presidente particolare: la prima donna o il primo nero?
Alla fine il popolo democratico ha scelto Barack Obama. Uomo di grandissima intelligenza e di umili origini che, trascinato dalla popolazione nera d'America, ma accettato anche dai bianchi, ha superato brillantemente le primarie.
McCain invece ha avuto vita facile nelle primarie con avversari probabilmente di livello decisamente più basso.
Poi è iniziata la sfida fra i due candidati. Le sorprese sono arrivate con la scelta dei due candidati vicepresidenti. Una donna decisamente non all'altezza per McCain, Sarah Palin, che avrebbe dovuto portare ai repubblicani i voti che nelle primarie erano andati a Hillary Clinton. La sua scarsa preparazione però non ha permesso a McCain di beneficiarne più di tanto.In campo democratico il vice di Obama, Joe Biden, non si è comunque fatto notare e non dovrebbe avere portato grandi voti verso Obama. Anzi le sue gaffe hanno fatto sorridere l'America. In particolare quando ha affermato che l'America dovrebbe ispirarsi a Franklin Delano Roosevelt, che "nel '29 andò in televisione e disse agli americani cosa stava accadendo". Peccato che nel '29 la televisione non c'era e che Roosevelt non era il presidente degli Stati Uniti (era Herbert Hoover).
A poche ore dall'elezione Obama sembra nettamente in vantaggio. Gli ultimi sondaggi danno Obama al 51,5% e McCain al 44,4%. Non è mai accaduto che un candidato recuperasse 7 punti di svantaggio, ma McCain spera ancora di recuperare in tutti gli stati in bilico e di rubare all'ultimo il biglietto per Casa Bianca.
Ora si aspetta solo che sia il popolo americano a decretare chi dei due dovrà essere il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Ogni elezione del Presidente degli Stati Uniti d'America avviene infatti il martedì dopo il primo lunedì di novembre. E' sempre successo così, anche durante la guerra, durante le crisi economiche. Un esempio di democrazia da seguire sotto questo punto di vista.





lunedì 3 novembre 2008

Lewis Hamilton è il più giovane vincitore del mondiale di formula uno!


Dopo la gioia dell'anno scorso per aver vinto il mondiale la Ferrari quest'anno deve rassegnarsi all'ultima curva dell'ultimo giro a perdere il titolo iridato.
Bastava un quinto posto a Lewis Hamilton per vincere il mondiale nel caso in cui Massa fosse arrivato primo e così è stato.
Per tutta la gara Hamilton ha veleggiato fra il quarto e il quinto posto. Senza grandi rischi, per mantenere quel minimo di vantaggio che gli avrebbe garantito il mondiale.
Negli ultimi giri però c'è stata la pioggia a fare da protagonista.
Siamo a cinque giri dalla fine, Hamilton è quinto ed ha ancora il titolo in tasca. Inizia il balletto dei pitstop e le posizioni non cambiano. A tre giri dalla fine però, grazie alla pioggia, Vettel riesce a passare il ragazzino Hamilton e fa scoppiare il boato nel pubblico brasiliano che vede per un attimo Felipe Massa come campione del mondo.
L'illusione dura poco però. Il freddo Hamilton pur facendo di tutto per avvicinarsi a Vettel non ce la fa, ma la determinazione dei due piloti li porta entrambi a superare Glock che non si era fermato a cambiare le gomme.
Risultato finale Massa primo, sul podio non se la sente di festeggiare davanti al pubblico di casa, Hamilton quinto gioisce portando in alto la bandiera della Gran Bretagna.
Il mondiale però non è stato deciso all'ultima corsa. La Ferrari, soprattutto nella seconda parte del mondiale, si è dimostrata nettamente superiore alla McLaren. Molti errori dei piloti e qualche errore dai box hanno però condizionato il risultato finale.
Come dimenticare ad esempio gare in cui Massa sotto la pioggia riesce a fare addirittura sei testacoda a Silverstone? O la Ferrari che dimentica il tubo attaccato alla sua vettura nella gara notturna di Singapore?
Degli altri è importante ricordare Alonso. Nel finale di mondiale ha risollevato le sorti della Renault e l'ha trascinata a suon di podi al quarto posto nel mondiale costruttori. E' un vero pilota, come ha dimostrato vincendo due titoli con la Renault quando ancora regnava Schumacher. Perchè la ferrari non ci fa un pensierino? E' triste vedere un campione come lui correre con scuderie di secondo piano quando buoni piloti, ma sicuramente non campioni, corrono in Ferrari (Massa e Raikkonen) o in McLaren (in questo caso il discorso vale solo per Kovalainen).
Anche Vettel ha dimostrato un grandissimo valore e stava quasi per regalare alla Ferrari il titolo piloti come abbiamo visto. Deve crescere, ma il suo futuro sembra più radioso di quello di Massa e di Raikkonen messi insieme. Staremo a vedere!

La camorra gambizza cinque ragazzini


Nell'inferno di Secondigliano, dove alcuni ragazzini sognano di diventare killer come i loro idoli di quartiere, sono stati proprio dei ragazzini ad essere diventati le vittime dell'ultimo attacco della camorra.
Sono cinque i ragazzi, tra i 12 e i 16 anni, destinatari dell'ultimo episodio di malavita legato alla camorra.
Stavano fuori dal circolo ricreativo Zanzi. Avevano appena visto la partita. Poi mentre stavano ancora davanti all'entrata del circolo sono arrivate quattro persone armate su moto di grossa cilindrata.
Hanno iniziato a sparare 30 o 40 colpi sul gruppetto dei ragazzi. "E' scoppiato l'inferno. Non sapevamo dove nasconderci. Quelli sparavano, sparavano. E' stato terribile" ricorda uno dei ragazzi coinvolti nella sparatoria.
Non si conoscono ancora le cause per cui i ragazzi sono stati gambizzati.
Una possibilità è che tutto sia legato al mondo della droga perchè tre dei giovani sono nipoti del titolare del circolo Zanzi coinvolto in vicende di droga.