sabato 8 novembre 2008

Palestinese deriso da soldati Israeliani

Un bruttissimo episodio di intolleranza nei confronti di un palestinese si è verificato ad un check point in Cisgiordania.
I militari, evidentemente non contenti dell'umiliazione inflitta al palestinese, hanno deciso di filmare l'episodio e pubblicarlo su youtube.
Il palestinese in ginocchio, digrigna i denti. Probabilmente ha le mani legate dietro la schiena.
L'umiliazione inizia con parole di scherno per finire con offese molto più gravi. Ecco le parole che si sono scambiati.
Militari israeliani: "Lo vuoi lo zuccherino?"
Palestinese: "Si, lo zuccherino..."
Militari israeliani: "Dì casetta dei pupazzi!"
Palestinese: "Casetta dei pupazzi"
Militari israeliani: "Dì papà è andato al lavoro!"
Palestinese: "Pa-pà... Pa-paà.... papà è andato al lavoro" (siccome lo dice male i militari lo costringono a ripeterlo tre volte)
Militari israeliani: "...E ti porterà un regalo"
Palestinese: "e ti porterà un regalo"
Militari israeliani: "fategli un bell'applauso!!!"
Militari israeliani: "E golani ... ti porterà una trave da ficcarti su per il culo!"

L'episodio avvenuto in Cisgiordania non è il primo di questo genere. Capita che militari in condizioni di stress per i rischi che corrono ogni giorno si sfoghino contro dei poveri innocenti. Ricordate Abu Graib? Questi sono solo episodi sulla punta di un iceberg, quelli che per un video su youtube, oppure delle foto girate troppo tra amici per vantarsi escono fuori per arrivare al grande pubblico. L'indignazione nasce spontanea in questi casi, ma chissà quanti episodi analoghi restano circoscritti fra vittime e militari!
Ovviamente l'esercito israeliano ha preso le distanze, così come fece l'esercito americano nei confronti dei militari che seviziarono i prigionieri di Abu Graib. Eppure la tristezza è che episodi del genere sono solitamente tollerati nell'esercito, altrimenti non verrebbero compiuti con tanta tranquillità dai militari. Solo chi si vanta con gli amici di quanto ha fatto rischia di finire in qualche modo incriminato, altrimenti un velo di omertà copre tutto quanto. Gli ufficiali fanno finta di non vedere, forse perchè loro stessi in passato hanno avuto modo di fare bravate del genere.
In fondo il nonnismo da sempre presente verso le reclute è una forma che può essere più o meno grave di umiliazione. Se tratti così un commilitone, come tratterai un nemico? Bisognerebbe riflettere su questo e chi ha qualche potere dovrebbe cercare di arginare il problema e isolare i militari che compiono azioni simili!


Nessun commento:

Posta un commento