martedì 4 novembre 2008

Parte fra qualche ora il duello Obama McCain


Siamo in dirittura d'arrivo.
Dopo mesi intensi di campagna elettorale siamo arrivati all'epilogo finale.
La scena inizialmente è stata soprattutto dedicata al duello nelle primarie fra i candidati democratici Hillary Clinton e Barack Obama. Una battaglia importante. Chiunque avesse vinto sarebbe stato un candidato presidente particolare: la prima donna o il primo nero?
Alla fine il popolo democratico ha scelto Barack Obama. Uomo di grandissima intelligenza e di umili origini che, trascinato dalla popolazione nera d'America, ma accettato anche dai bianchi, ha superato brillantemente le primarie.
McCain invece ha avuto vita facile nelle primarie con avversari probabilmente di livello decisamente più basso.
Poi è iniziata la sfida fra i due candidati. Le sorprese sono arrivate con la scelta dei due candidati vicepresidenti. Una donna decisamente non all'altezza per McCain, Sarah Palin, che avrebbe dovuto portare ai repubblicani i voti che nelle primarie erano andati a Hillary Clinton. La sua scarsa preparazione però non ha permesso a McCain di beneficiarne più di tanto.In campo democratico il vice di Obama, Joe Biden, non si è comunque fatto notare e non dovrebbe avere portato grandi voti verso Obama. Anzi le sue gaffe hanno fatto sorridere l'America. In particolare quando ha affermato che l'America dovrebbe ispirarsi a Franklin Delano Roosevelt, che "nel '29 andò in televisione e disse agli americani cosa stava accadendo". Peccato che nel '29 la televisione non c'era e che Roosevelt non era il presidente degli Stati Uniti (era Herbert Hoover).
A poche ore dall'elezione Obama sembra nettamente in vantaggio. Gli ultimi sondaggi danno Obama al 51,5% e McCain al 44,4%. Non è mai accaduto che un candidato recuperasse 7 punti di svantaggio, ma McCain spera ancora di recuperare in tutti gli stati in bilico e di rubare all'ultimo il biglietto per Casa Bianca.
Ora si aspetta solo che sia il popolo americano a decretare chi dei due dovrà essere il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Ogni elezione del Presidente degli Stati Uniti d'America avviene infatti il martedì dopo il primo lunedì di novembre. E' sempre successo così, anche durante la guerra, durante le crisi economiche. Un esempio di democrazia da seguire sotto questo punto di vista.





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