martedì 21 ottobre 2008

Sale la protesta contro la Gelmini


Sale la protesta contro le decisioni prese dal ministro Mariastella Gelmini.
Migliaia di studenti in tutta Italia si sono mobilitati per dimostrare il loro disappunto contro le leggi Gelmini.
A Firenze si trovano in 40.000 per sfilare in corteo. A Bologna gli studenti bloccano la stazione ferroviaria. A Genova le lezioni si fanno in strada. A Milano scoppiano dei tafferugli fra studenti e polizia mentre i ragazzi cercavano di occupare i binari della stazione di Piazzale Cadorna. Alla fine si sono accontentati di bloccare le strade circonstanti improvvisando un sit-in. Altri studenti a Roma, si sono incontrati col Presidente della Repubblica Napolitano per dialogare con lui sui problemi sollevati dalla legge proposta dal ministro Gelmini. Ogni città ha trovato il suo modo di protestare.
Anche Famiglia Cristiana ha apertamente criticato le scelte della Gelmini. "Si dice classi ponte, si legge classi ghetto" così esordisce in editoriale in edicola domani.
La protesta si allarga e coinvolge sempre più studenti e insegnanti. Staremo a vedere cosa ne esce.



2 commenti:

  1. Per quello che ho visto i modi di protestare non sono sempre consoni. Chi vuole continuare a studiare deve avere il modo di farlo. Non è giusto occupare le università e le scuole. Inoltre le persone che rappresentano il movimento studentesco sembrano essere decisamente non all'altezza.
    Una riforma del sistema va fatta. Purtroppo andrebbe fatta una riforma più organica e strutturata di quella che è stata annunciata.

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