domenica 19 ottobre 2008

Il Papa a Pompei non parla di camorra!


Il Papa oggi si è recato a Pompei dove ha tenuto Messa al santuario della Beata Vergine del Rosario ad una folla di trentamila persone.
Ci si sarebbe aspettato un attacco alla camorra come fanno da anni alcuni preti schierati apertamente contro la criminalità organizzata. Ad esempio Don Luigi Merola parroco di Forcella costretto a vivere con la scorta. O come Don Giuseppe Diana che la lotta alla camorra l'ha pagata con la vita ucciso nella chiesa di Casal di Principe mentre stava per iniziare Messa. O ancora Don Ciro De Marco che ha subito un attentato intimidatorio a Scafati.
"Scelta fatta di proposito per rispetto verso la maggioranza dei campani" spiegano dalla sala stampa Vaticana.
Ma quale rispetto? Che rispetto c'è nel chiudere gli occhi? Nel voltare la testa dall'altra parte? Nell'abbandonare a se stessi i parroci che da anni combattono e muoiono contro la mafia? Nell'ignorare le persone che dalla mafia sono soffocate, le famiglie distrutte?
Questa volta il Papa avrebbe fatto bene a non muoversi dal Vaticano. Un Papa così poco coraggioso non aiuta certo i fedeli campani!

2 commenti:

  1. D'altronde lo stesso Ratzinger ha giustificato recentemente l'atteggiamento analogo di Pio XII nei confronti del nazismo...

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  2. Si in effetti sotto questo punto di vista è "coerente" con le sue idee, un po' meno col suo essere cristiano.

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