
Continua il duello fra Barack Obama e John McCain.
Al momento il candidato democratico sembra saldamente in testa, anche se quando parla di economia McCain sembra recuperare terreno.
A una decina di giorni dalle elezioni inoltre cresce il malumore verso il vice di John McCain: Sarah Palin.
Dopo l'euforia iniziale per un candidato così diverso dalle aspettative ora gli elettori repubblicani si rendono conto che la Palin non è all'altezza del ruolo che le è stato chiesto di ricoprire. Dopo diverse gaffe nei confronti diretti con il vice di Obama il malumore fra lei e McCain è scoppiato in una violenta lite che preannuncia un divorzio ormai inevitabile.Visti i sondaggi a pochi giorni dal voto sembra ormai impossibile per McCain recuperare lo svantaggio su Obama e si iniziano a cercare le cause del tracollo.
Sembra che sia stata Sarah Palin il capro espiatorio designato e questo l'ha fatta arrabbiare cosi che ha dichiarato che "si sente stufa marcia dei consigli dello staff repubblicano che si sono rivelati per lei solo un boomerang".

Riusciamo solo a ipotizzare una situazione del genere in Italia? Chiunque dica che gli Stati Uniti non sono un paese democratico mi dica se questa non è democrazia. Quella che permette a una persona povera, nera, di famiglia disagiata di diventare l'uomo più importante della nazione, solo grazie alla sua intelligenza e alla sua perseveranza.
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