In questi giorni la febbre suina sta preoccupando il mondo.
Oltre 100 morti in Messico, malati segnalati in Spagna, negli Stati Uniti, sembra anche in Francia e in Scozia.
Cerchiamo di capire cosa è con una breve scheda (fonte Repubblica.it).
Mangiare maiale è pericoloso?
No. Il contagio avviene tra uomo e uomo e non fra maiali e uomo.
Il virus nei maiali è mutato da quando è stato trasmesso all'uomo ed ora non è più pericoloso.
Oggi il rischio deriva dal contagio da altri uomini malati.
Nei prodotti realizzati con suini restano tracce del virus?
No, non ci sono rischi derivanti dall'uso di prodotti derivati dai suini (pennelli, spazzolini, saponi, colle). Il virus dell'influenza suina è molto debole e sopravvive al di fuori dell'organismo per non più di qualche decina di minuti. Inoltre è stata superata la fase di passaggio dal maiale all'uomo ed ora il contagio avviene tramite contatto con uomini infetti.
Passare nei pressi di un allevamento di suini è pericoloso?
No. Il passaggio avviene da uomo a uomo e nemmeno gli allevatori corrono rischi.
Se si hanno tosse e febbre ci dobbiamo allarmare?
La febbre suina è caratterizzata da un innalzamento rapido della febbre al di sopra dei 38°. Presenza di tosse, dolori e spesso congiuntivite. Non è comunque semplice distinguerla dai sintomi di una normale influenza.
E' pericoloso il contatto con i malati? Come è possibile evitare il contagio?
Valgono le stesse regole necessarie ad impedire la diffusione di una normale influenza. Non baciare ne abbracciare una persona malata. Lavarsi le mani se si toccano oggetti infetti, ad esempio le maniglie delle porte dove il virus può sopravvivere anche un'ora.
Chi è stato in Messico o in un'altra zona con l'epidemia suina per quanto tempo rimane a rischio?
Passano 2 o 3 giorni per l'arrivo dei primi sintomi. L'individuo infettato resta contagioso dal giorno del contagio fino a una settimana dopo la comparsa dei sintomi.
La mascherina protettiva è utile per limitare il contagio?
No. Per la SARS era utile perchè il contagio avveniva tramite gocce di saliva di grandi dimensioni. Per l'influenza suina invece ci vorrebbero quelle a trama molto stretta che però ostacolano il respiro.
La primavera rende più debole la malattia?
Il virus dell'influenza non risente delle stagioni. D'inverno però si sta più tempo in ambienti chiusi, con le finestre chiuse ed è questo che favorisce il contagio.